Mineralogramma: che cos’è e a cosa serve?

L’analisi minerale dei capelli o mineralogramma è il test standard indicato dall’Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense (EPA) per il monitoraggio dei metalli pesanti tossici nell’uomo e negli animali, e per la determinazione dei minerali presenti nell’organismo in parti per milione (ppm). Il test dei capelli è un modo semplice, non invasivo e indolore per analizzare minerali e metalli pesanti nel corpo.

L’analisi minerale dei capelli è solo un test di screening e non diagnostica nessuna malattia; tuttavia, se correttamente interpretato, il mineralogramma può rivelare vari squilibri minerali che indicano la propensione a varie condizioni patologiche tra cui: rallentamento o accelerazione metabolica, tossicità da metalli pesanti, carenza e/o squilibri minerali, funzionamento della tiroide, squilibri del sistema nervoso, affaticamento surrenale, infiammazioni, astenia, alcune forme di sterilità, ecc…). Una nuova tecnologia, nota come spettrometria di massa al plasma accoppiata induttivamente (ICP-MS), è alla base di un test altamente efficace, sensibile ed estremamente preciso per determinare l’equilibrio minerale nel corpo umano.

Mineralogramma

Perché è importante conoscere l’equilibrio minerale?

I minerali sono coinvolti in quasi tutte le reazioni enzimatiche degli organismi viventi cosicché una buona salute è imprescindibile da un’adeguata assunzione di minerali e da rapporti relativi ottimali fra di essi. Tuttavia, un accumulo di minerali nei vari organi o rapporti sbilanciati di alcuni di essi, possono causare gravi danni. Tutti i minerali hanno un’interazione complessa e si influenzano a vicenda; ad esempio, troppo calcio diminuisce l’assorbimento intestinale di zinco, mentre un’eccessiva assunzione di zinco può contrastare un adeguato assorbimento di rame. Oggigiorno, l’umanità è esposta ai più alti livelli di metalli tossici registrata nella storia, anche alcune migliaia di volte superiore a solo cento anni fa.

Per contro, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha dichiarato che i minerali essenziali nella nostra dieta sono diminuiti dell’80% negli ultimi 80 anni, a causa dell’impatto della chimica sull’agricoltura (colture ibride, fertilizzanti superfosfati, cibi raffinati, pesticidi, ecc…). e ha indicato, già in un rapporto del 1980, Questo rapporto ha confermato i risultati di altri studi negli Stati Uniti e all’estero, che ha concluso che i capelli umani possono sono un tessuto più appropriato di sangue o urine per studiare l’esposizione umana e animale ad alcuni oligoelementi.

I capelli conservano una fedele registro dei cambiamenti metabolici di molti elementi per lunghi periodi di tempo e quindi fornire indicazioni sugli eventi di accumulo di minerali e metalli durante il periodo di crescita e sviluppo dei capelli stessi. Il sangue, invece, rappresenta un’istantanea di ciò che sta accadendo nell’organismo in un dato momento e non fornisce un’analisi reale dei livelli di minerali e metalli nel corso del tempo.

I programmi di ricerca per lo studio delle concentrazioni di minerali in traccia nei capelli:

  • Ryabukhin, T.S.: International Coordinated Program on Activation Analysis of Trace Element Pollutants in Human Hair. Hair, Trace Elements, and Human Illness. Brown, A. C.; Crounse, R. G., ed. Praeger Publications, 1980.

  • Karpas Z, Lorber A, Sela H, Paz-Tal O, Hagag Y, Kurttio P, Salonen L., Measurement of the 234U/238U ratio by MC-ICPMS in drinking water, hair, nails, and urine as an indicator of uranium exposure source. Health Phys. 2005 Oct;89(4):315-21.

  • Park, B, et.al. High Calcium Magnesium Ratio in Hair is Associated with Coronary Artery Calcification in Middle Aged and Elderly Individuals. Biol.Trace Elem.Res.179,1, 2017.

  • TH Ha, J Lee, YJ Kim. Hair Zinc Level Analysis and Correlative Micronutrients in Children Presenting with Malnutrition and Poor Growth. Pediatr. Gastroenterol. Hepatol, Nutr. 19, 4, 2016.

  • Metal ions released from fixed orthodontic appliance affect hair mineral content. Mikulewicz M, Wołowiec P, Loster B, Chojnacka K. Biol Trace Elem Res. 2015 Feb;163(1-2).